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Montesilvano
Mare e Spiagge
Montesilvano è una delle località turistiche balneari più note della media costa adriatica, dotata sia di una notevole ricettività alberghiera posizionata direttamente sulla spiaggia e appena oltre la pineta che costeggia il lungomare, sia di B&B e appartamenti da affittare per le vacanze.
Il largo litorale di dorata sabbia fine, il mare dal basso fondale per molti metri dalla riva, i lidi attrezzati che si alternano ad ampi tratti di spiaggia libera rendono la cittadina il luogo perfetto per una vacanza balneare nella quale il mare può essere vissuto appieno.
Nei mesi estivi il lungomare diventa una grande isola pedonale, sulla quale si svolgono spettacoli, concerti e mercatini, con un’animata movida che frequenta i numerosi ristoranti (di tutti i tipi) e le tante gelaterie.
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Ufficio IAT
ORARI DI APERTURA
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Dal lunedì al venerdì
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Martedì e Giovedì
15:00 – 18:00
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Dal lunedì al sabato
09:00 – 13:00
Martedì e Giovedì
15:00 – 18:00
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Tutti i giorni:
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Sulle Ali di Montesilvano
“Vogliamo puntare su una serie di progetti per valorizzare il nostro territorio nella speranza che si possa riprendere il prima possibile una vita normale.”
Deborah Comardi, Assessore al Turismo ed agli Eventi
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UN BORGO DA SCOPRIRE
Montesilvano Colle ospita, tra scorci d’altri tempi e antiche dimore, sia ristoranti gourmet che ottime pizzerie e locali tipici.
Il Borgo antico
Chi cerca atmosfere più tranquille e romantiche può dirigersi nel borgo antico di Montesilvano Colle, il vero centro storico della città, su una collina a circa 150 metri d’altezza dalla quale si possono ammirare tra i panorami più belli d’Abruzzo, con lo sguardo che corre dai massicci montuosi più importanti dell’Appennino, attraversa la fascia collinare dai profili dolcissimi e termina nell’azzurro sconfinato orizzonte dell’Adriatico.
Montesilvano Colle ospita, tra scorci d’altri tempi e antiche dimore, sia ristoranti gourmet che ottime pizzerie e locali tipici.
Al mare si possono alternare altre attività: la visita delle due chiese romaniche della Madonna del Carmine (a valle) e della Madonna della Neve (sul Colle), che custodiscono preziose opere d’arte; un facile trekking sulle colline boscose alte sul mare (che anticamente diedero il nome alla cittadina); un’escursione in canoa alla foce del fiume Saline, con la sua preziosa biodiversità botanica e ornitologica; oppure un tour in bici o monopattino elettrico alla scoperta dei murales dei più celebri street artist italiani ed europei, che colorano la città moderna.
La nascita di Montesilvano
Quella che oggi chiamiamo Montesilvano Colle è in realtà un insediamento molto antico, che risale probabilmente all’Età dei Metalli, cioè a un paio di millenni prima di Cristo.
Una città molto importante sorgeva invece dove oggi si trova Villa Carmine. Per quell’epoca antica doveva essere una vera e propria metropoli: immaginatevi un fiume Saline molto più largo di adesso, che non aveva la foce dove si trova ora ma curvava, dando vita a una grande ansa, e giungeva in mare più o meno all’altezza di quella che oggi è Viale Europa. In pratica questo significa che l’uomo vive stabilmente sulla vallata del Saline e sulla collina di Montesilvano Colle da molto prima della fondazione di Roma.
In età preromana Villa Carmine era sicuramente un grande porto e un importantissimo centro commerciale, grazie alle sue saline.
Queste saline erano enormi pozze di sale – vere e proprie miniere di sale a cielo aperto – che si trovavano ai lati del fiume, lungo quella che oggi è la valle del Saline, che assunse tale nome proprio per questa ragione.
Questi enormi giacimenti erano stati lasciati ere geologiche prima dall’Adriatico che si ritraeva: erano immensi e furono intensamente utilizzati per diversi secoli. Tanto intensamente che si esaurirono già nel I sec. d. C.
Il fiume Saline
La prima testimonianza storica certa di un centro urbano in quest’area (che possiamo identificare con l’attuale Villa Carmine) risale al III sec. a.C.: all’epoca la città era già molto grande e il suo nome era Salinas, lo stesso nome del fiume. Insomma, questo ci fa capire quanto la produzione di sale fosse fondamentale per l’economia e la società dell’epoca.
Il fiume era allora molto più largo di adesso e perciò perfettamente navigabile da grosse imbarcazioni mercantili, che potevano arrivare fin dentro la città, dove oggi è Villa Carmine, che era quindi un comodo e sicuro porto fluviale e marittimo.
Quindi almeno a partire dall’Età del Bronzo (circa 1000 anni a.C.) Salinas sotto e la sua fortificazione sulla collina, che noi oggi chiamiamo Montesilvano Colle, vissero per secoli più che agiatamente grazie al sale, al commercio e all’agricoltura.
La Valle del Saline cambiò più volte aspetto nel corso dei secoli: con il crollo dell’Impero Romano e l’arrivo dei Barbari ci si rifugiò tra le più sicure mura del borgo della collina, abbandonando quasi completamente l’insediamento a valle, dove rimase solo qualche casupola di contadini, tra le macerie della città antica, sempre meno leggibili.
E uno degli antichi tempi – probabilmente quello intitolato a Giove, come ci lascerebbe supporre il nome della via lì adiacente – fu trasformato nella chiesa di Villa Carmine.
Ecco, sotto il pavimento della chiesa della Madonna del Carmelo, a circa un metro, dovrebbe trovarsi la grande città italica e poi romana di Salinas.
Questo livello così in basso ci parla anche di una storia molto tormentata per la vallata: una storia fatta di alluvioni, esondazioni che hanno portato con loro maree di fango e abbandono del luogo – che certamente sarà stato per diversi periodi paludoso e malsano, popolato da zanzare portatrici di malaria e altre febbri.
Così le persone preferirono rifugiarsi in alto, dove si stava più sicuri, dove il clima era migliore e da dove lo sguardo poteva arrivare lontano lontano e scorgere eventuali vele nemiche già sull’orizzonte estremo del mare.
Stiamo parlando del Medio Evo e all’epoca tutta Europa era coperta dalle selve. Perciò non era necessario segnarle sulle carte geografiche: si sapeva che era così.
Eppure, se voi guardate le antiche mappe dell’Italia di quei tempi e cercherete le nostre zone lì sopra, noterete sempre che vi è segnato un bosco: più o meno dal fiume Foro (tra Francavilla e Ortona) a quella che oggi è Pineto.
Di quel tempo lontano è verdeggiante rimane traccia in molti nomi di luoghi che evocano selve e boscaglie, tra cui San Silvestro, Silvi e la stessa Montesilvano: la cittadina che sorge su un monte circondato dalla selva, questo vuol dire.
Montesilvano Marina inizia a formarsi invece solo alla metà dell’Ottocento: un nuovo insediamento che sorge intorno alla stazione della linea ferroviaria Adriatica.
La tratta Ancona-Pescara viene aperta nel 1863 e inaugurata dal Re Vittorio Emanuele II in persona, che fa in treno il primo viaggio fino a Pescara proprio partendo da Montesilvano.
La ferrovia spingerà a valle anche altri paesi della Costa Abruzzese, da Castellamare a Silvi, e ne farà sorgere di nuovi, come Pineto sotto Mutignano e Roseto sotto Montepagano.
Quelli che erano stati fino ad allora piccoli borghi di pescatori, magari a carattere stagionale, cambieranno completamente aspetto e le colorate vele delle paranze prenderanno a essere ammirate dagli assolati terrazzi di meravigliose ville liberty, che sorgeranno sulle prime colline e tra pineta e litorale.
Ferrovia e Gran Premio
Grazie alla ferrovia tutto il litorale diventerà uno dei primi al mondo sul quale verranno inventate, negli anni della Belle Epoque, le vacanze balneari: grazie alla soffice e dorata sabbia fine giungeranno qui, portati dal treno, turisti da tutta Europa.
Sarà una vera e propria Età d’Oro e la nuova città sul litorale assumerà via via più importanza del borgo sul colle, tanto che nel 1926 si decise di trasferire la sede del Municipio sulla Marina.
E a coronare quel periodo magico passava da Montesilvano, su quelle che oggi sono la Via Vestina e Corso Umberto, la gara automobilistica più celebre della storia: la Coppa Acerbo, la cui prima edizione, vinta da Enzo Ferrari su Alfa Romeo, si disputò nel 1924.
Dopo la guerra cambiò il nome in Gran Premio di Pescara e l’ultima edizione si disputò nel 1957, quando ormai già si chiamava Formula 1.
A Montesilvano il Circuito della Gara passava sulla Via Vestina e su quello che oggi è Corso Umberto. Proprio qui a Montesilvano, sulla Via Vestina, si vinceva il titolo di più veloce della corsa: si prendeva la velocità da più o meno la chiesa di Villa Carmine fino alla Colonnetta (era il punto di tutta la gara in cui si raggiungeva la velocità massima, prima di iniziare a frenare per la grande curva alla fine di Via Vestina). Ancora oggi a quel pezzo di strada è rimasto il vecchio nome: “km lanciato”.
La vita della Montesilvanodi allora era ancora semplice e spensierata: il Saline era limpido e le sue rive erano pulite e ordinate, popolate di ragazzi che facevano il bagno, lavandaie che ridevano e cantavano, contadini che al tramonto vi portavano vacche e buoi al ritorno dal lavoro dei campi.