URBANKOFA – “BEES… OR NOT TO BEES”

L’opera realizzata da UrbanKofa invita a riflettere sull’importanza delle api nel mantenimento degli equilibri del mondo naturale, disincentivando l’utilizzo della plastica.

Il lavoro si staglia su di un intenso blu, dal quale spicca la figura di una donna, che sembra solo apparentemente angosciata dall’adattato dilemma di stampo shakespeariano. La sua scelta, infatti, risulta piuttosto evidente: lo notiamo dai gialli e neri che indossa, ma anche dalle sue antenne. E’ impossibile equivocare! Accanto a lei si levano al cielo alcune mani, che nella loro gestualità affrontano nuovamente la condizione di dover selezionare la strada da intraprendere: afferrare quei sacchetti di plastica, al cui interno sono contenuti dei fiori, oppure lasciarli andare?

Le vere muse ispiratrici dell’opera, però, sono le api, presenti sul pianeta Terra da oltre 30 milioni di anni e protagoniste dell’opera d’impollinazione di piante e fiori. La biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi naturali sono strettamente connessi a questi animaletti ronzanti, da cui dipende la loro stessa sopravvivenza. Infatti, senza questi insetti, molti organismi vegetali si estinguerebbero. Con gravissime conseguenze anche per la specie umana, la cui esistenza verrebbe seriamente minata. Un terzo del nostro cibo, effettivamente, dipende proprio dall’opera d’impollinazione delle api. I cui prodotti, oltre ad essere dei formidabili nutrienti, sono particolarmente adatti alla cura del corpo.

Cosa possiamo fare, quindi, per tutelare questi insetti? Innanzitutto coltivare fiori e piante, preferibilmente officinali autoctone e stagionali. Quelle che possiamo ben definire “amiche delle api”: la lavanda, il timo, l’origano e il rosmarino; oppure ancora la facelia, in grado di produrre polline e nettare di elevata qualità. E’ inoltre importante evitare l’utilizzo di pesticidi, che compromettono il cibo, i comportamenti e la capacità riproduttiva di questi insetti. Infine, è fondamentale limitare il consumo della plastica, specie quella monouso. E’ noto, infatti, che le microplastiche siano presenti anche sulle api e nei loro alveari, tanto in ambienti urbani quanto in zone rurali; in quantità così rilevanti da indurre l’uomo a impiegare questi insetti come biocampionatori dei livelli di inquinamento di un determinato ecosistema.

Il messaggio lanciato dalla nostra artista è chiarissimo. Sarà compito di ognuno raccogliere il suo invito e scegliere di fare o meno la differenza nella salvaguardia del pianeta.

(testo di Andrea Lucente)

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